Cronaca
17 Dic 2014

La strage degli Innocenti a Peshawar

“Ho visto due grandi stivali neri.Colpivano sotto i banchi per vedere se c’era qualcuno . Colpiva e sparava. Mi ha sparato alle gambe ,sotto al ginocchio. Mi sono infilato la cravatta in bocca per non gridare. Ho chiuso gli occhi e sono rimasto immobile. Ho aspettato. I passi pesanti erano intorno a me. Tremavo. la morte mi stava addosso. Non dimenticherò mai quegli stivali neri”.

Ha 16 anni Sharukh Khna e trema tutto da ore ,nel suo letto d’ospedale. Si è salvato. 140 bambini come lui sono morti ammazzati dai talebani nella scuola dei figli dei militari di Peshawar in Pakistan. Il paese di Malala,Premio Nobel per la pace che non ha pace.

 

foto tratta da La Stampa quotidiano on line

dal sito de La Stampa

Se cambiate il nome, e ci mettete per esempio Shlomo MInz, o Amin Azhrakian , o Simon Hoto, il racconto di quegli stivali neri che portano la morte  non cambia: bambini ebrei uccisi dai nazisti, i bambini armeni uccisi dai turchi, i bambini tutsi uccisi dagli Hutu, tutti i bambini ammazzati nel mondo per vendetta, per dimostrare la propria forza, per uccidere una razza intera.

Se ne deve parlare? Sì. i 5 stelle hanno più che torto.

Si deve alzare il braccio e fermare la strage degli Innocenti? Sì.

Come?

Isolando i criminali, non trovando per loro ragioni “politicamente corrette”, perseguendoli e arrestandoli e condannandoli.

Secondo me.

Secondo te,come possiamo fare?


Di Antonella Boralevi
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