L’ ex sindaco di Venezia Orsoni finanziato a sua insaputa
Spiace dirlo, ma “a mia insaputa” è ormai diventata una modalità di comportamento politico tutta italiana.
Se rileggiamo le cronache, e lo facciamo ovviamente dichiarando a scanso di querele che tutto quello che segue è pura ipotesi finché i Giudici del Terzo grado di giudizio non le confermeranno, possiamo elaborare un breve riassunto.
Cominciò Scajola, che si ritrovò proprietario a sua insaputa di un appartamento di lusso con vista sul Colosseo senza nemmeno accorgersi che le due venditrici firmavano con lui in una stanza e con qualcun altro (il buon finanziatore) nella stanza accanto del medesimo studio notarile , dicono i giornali. Poi vari segretari di partito furono ,a loro insaputa, truffati dai collaboratori ( uno teneva un quaderno con il nome del capo e scritto accanto “spese per la famiglia”). Adesso c’è anche il sindaco ex di Venezia, Orsoni, inquisito per lo scandalo Mose, che dichiara al TG2 che a sua insaputa gli sono arrivati per la campagna elettorale finanziamenti delle cui provenienza lui non s è mai informato e che ogni tanto, è vero, chiedeva soldi agli imprenditori amici, ma così, al telefono , tanto per fare, perché gli avevano detto che così si usa.
E’ poco natalizio, effettivamente. Speriamo che qualche politico magari tenga gli occhi aperti,prima o poi…. Meglio prima che poi!.
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