Una figlia grassa va mandata a forza in palestra e a dieta?
Un padre divorziato ( e questo dato è significativo) viene accusato dalla moglie e madre delle sue figlie e denunciato al Tribunale di Torino erché umilia le figlie dicendo loro che sono grasse e le costringe alla dieta e agli allenamenti (pare di sci agonismo).
Premessa: andiamoci con i piedi di piombo. Magari è tutto vero, ma certo che sia la madre divorziata a denunciare il padre induce a porsi la domanda: non sarà l’ennesimo caso di figli usati come armi nella guerra tra genitori?
Ammettendo che invece questo padre sia davvero un “padre padrone”, oltre a sanzionarlo, forse potremmo chiederci: preoccuparsi della salute dei figli non è un dovere del genitore? Essere obesi è riconosciuto come un problema grave nella infanzia e nella adolescenza. Per curare l’obesità, serve dieta e allenamento.
Certo, se questo padre per ottenere il rispetto di quanto insegnava alle figlie è stato violento o malvagio, le ha pesantemente insultate e umiliate, ha sbagliato.
Ma c’è anche da dire che nel 2015 abbiamo profondamente mutato la nostra idea del ruolo del genitore.
E pare a tanti che il genitore non debba più “educare” ma se mai condividere e chiedere al figlio come desidera essere educato.
E’ l’estensione alla Famiglia del “politicamente corretto”.
Secondo me, lo sapete, il “politicamente corretto” è il veleno della nostra società. Ci autorizza a essere vigliacchi per piacere a tutti. Considera il mondo come se fosse GIA’ “il migliore dei mondi possibili” e fa finta che i problemi non esistano solo perché si evita di nominarli.
Aspettiamo la decisione del Giudice.
E speriamo che i genitori rispettino la dignità dei figli ma non scappino dagli obblighi di educarli (anche dicendo cose che i figli non vogliono sentire).
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