E se il Comandante Schettino della Costa Concordia fuggisse?Dayana Arlotti lo vedrebbe?

Ha detto:”Devo marcire in cella? Ma non fuggo” il Comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, alla giornalista di Repubblica, mentre sedeva a casa sua ,nel suo salotto ,dopo essere fuggito dall’aula di Tribunale ,a Grosseto, dove ,davanti alla sedia vuota dell’imputato, il pubblico ministero Maria Navarro ha chiesto una condanna a 26 anni di carcere,più 3 mesi di arresto, più la misura cautelare “per il pericolo di fuga”.
“Quando pensava che la nave si sarebbe ribaltata, è salito con gli ufficiali sulla lancia, abbandonando i passeggeri al loro destino” hanno detto i pm nelle lunghe udienze del processo.
E c’è il visino felice di Dayana Arlotti, anni 5, addosso il vestitino della festa e la mano dentro la manina del suo papà, che appare nel cuore e nella testa di tutti quelli che ascoltano la requisitoria, che leggono la notizia.
Dayana Arlotti, morta affogata e disperata, perché nella nave inclinata che si riempiva d’acqua aveva perso la mano del suo papà. E Mylene Litzler, 23 anni e il suo ragazzo Michael Blemand,25 anni ,morti affogati e terrorizzati. E Giuseppe Girolamo, che lasciò il suo posto sulla scialuppa a una bambina. 32 morti sono sulla coscienza del “comandante” Francesco Schettino.
E Francesco Schettino, seduto sul divano di casa sua con la finestra spalancata sul mare di Sorrento, dice solo questo: “Tanto lo sapevo che si preparava la botta”.
Le menzogne spudorate, lo scarico di responsabilità,la mancanza di pentimento ,dice il pm.
Ma la sedia di Francesco Schettino è vuota.
Da quella sedia, Francesco Schettino è FUGGITO. Non c’è. Dovrebbe esserci. Ma non c’è.
Sul comportamento e le responsabilità di tutti quei morti di Francesco Schettino decideranno i Giudici. Ma forse ciascuno di noi può e deve (e sottolineo “deve” ) dare a Schettino la sua personale sentenza.
Perché mai più ci siano altri come lui.
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