Ci salverà il coraggio di essere “politicamente Scorretti”?

A Milano, e in molte altre parti d’Italia, le persone sfondano la porta delle case i cui proprietari si sono assentati (basta uscire per fare la spesa) e si installano dentro la casa che appartiene a un altro. Il legittimo proprietario rientra con i sacchetti della spesa e la sua chiave non apre più.
Voi direte: “Va alla polizia, e la polizia arriva e butta fuori gli occupanti abusivi in modo che il proprietario possa rientrare in casa sua”.
Oh, no.
Non succede così.
Perché “la famiglia che ha occupato la casa è bisognosa”, “perché ci sono bambini piccoli”, “perché c’è un anziano malato”,”perché questa famiglia dovrebbe avere un alloggio popolar pagato dallo Stato Italiano e siccome lo Stato rispetta le graduatorie e quindi per ora non gliel’ha data, mica possiamo lasciarli per strada”. E il proprietario legittimo?
Il proprietario (che paga le tasse per quella casa, che l’ha comprata con sacrifici immensi, che ha dentro TUTTA LA SUA VITA) resta fuori. Lo Stato gli paga un albergo. Ma la casa che è SUA non gliela garantisce.
I media parlano (come piace fare ai media) di “Guerra tra poveri” perché certamente le case in cui ,sfondando la porta ,si insediano le “famiglie bisognose” non sono nei quartieri di lusso.
Gli abitanti dei quartieri dove accadono sempre più spesso queste occupazioni abusive raccontano storie che sarebbero piaciute a Totò: rom che occupano una casa abusivamente, poi la rivendono alla maniera rom (senza contratto), poi vanno alla Polizia e denunciano il furto della casa che loro stessi avevano rubato anni prima. Sarà vero?
Quello che è vero è che NOI NON USIAMO PIU’ LE PAROLE ESATTE per descrivere quello che accade.
E’ un problema? Sì. Perché ci impedisce di vedere LA REALTA’.
Guai a dire che le “famiglie bisognose” non hanno il dritto di sfondare le porte di case altrui. E’ “politicamente scorretto”! Queste persone sono “poveri, ai margini ,escluse dalla nostra società, noi dobbiamo tutelarle”. Giusto. Paghiamo una parte delle nostre tasse per dare una casa ai bisognosi. Paghiamo tante tasse. Ma bisogna rispettare le regole, le graduatorie, il diritto di chi ha diritto.
O no?
Allora io domando: quelli che sfondano le porte, sono o non sono LADRI DI CASE? Abbiamo o non abbiamo una Legge in Italia che punisce il furto? Il legittimo proprietario che paga le tasse in Italia ha o non ha il diritto di avere tutelata dallo Stato la sua proprietà?
Analogamente: l’intervista di Bruno Vespa al Ministro Roberta Pinotti sulla minaccia dello Stato Islamico
all’Italia (“siamo a Sud di Roma”) è stata significativa di questo andazzo di negazione “politicamente corretta”.La Ministro Pinotti, incalzata da Vespa che parlava di “guerra”, rispondeva parlando di “peace keeping”. La parola “guerra” è politicamente scorretta. Guai a dirla. Probabilmente non verrà pronunciata nemmeno quando accadrà da noi il primo attentato rivendicato dallo Stato islamico.
Ancora: breve storia di un fondatore di un Premio letterario, Grinzane Cavour, celeberrimo e ricchissimo grazie ai soldi della Regione Piemonte, Giuliano Soria. Indagato e condannato per truffa, ha dopo qualche anno deciso di non essere più “politicamente corretto” e in Corte d’Appello ha fatto nomi e cognomi di giornalisti, scrittori, politici che hanno pretese da lui soldi in nero. “Sotto forma di rimborsi spese” dice Soria. “Lo fanno tutti”.
Non è l’ora di essere POLITICAMENTE SCORRETTI e chiamare il furto “furto”,la difesa armata del territorio e dei cittadini contro una minaccia ripetuta e gravissima “guerra”, i rimborsi spese “soldi al nero”?
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