Famiglia
30 Mar 2015

Non vorrei tornare a casa la sera: sono un marito sbagliato?

Cara Signora Boralevi

sono capitato sul suo blog per caso e per caso ho letto una delle sue Lettere. Mi ha colpito la sua capacità di empatia e di visione. Lei aiuta davvero chi le scrive. E allora,eccomi al suo cospetto: sono un marito fedele di oltre sessanta anni, che tra poco andrà in pensione.
L’idea di tornare a casa la sera e di non avere più scuse per andarmene ogni mattina mi fa stare male.

Sono un marito sbagliato?

Devo confessare che mia moglie gioca a burraco ogni pomeriggio, guarda la televisione ogni sera e dorme girata su un fianco.

Grazie per la Sua pazienza e cortesia

Marito

 

_____________I sociologi, caro lettore, chiamano la sua sindrome ” divorzio da cappuccino”.  Significa che, arrivati alla pensione, i coniugi che sono insieme da decenni subiscono spesso una crisi esistenziale, che viene definita “da cappuccino” riferendosi al cappuccino del bar, che è ‘unica via di fuga rimasta ai forzati della coppia continua.

La coppia anziana non è abituata a convivere h24. E il burraco, mi creda, salva , dopo la pensione ,tanti matrimoni esausti. Ma Lei non gioca a carte e soprattutto guarda ancora sua moglie che dorme.

E’ questo il punto che mi fa ben sperare. Lei desidera ancora sua moglie, altrimenti sarebbe felice che dormisse voltandole le spalle. L’ha mai detto ? Credo che, se riesce a dire o anche a scrivere ,questa stessa lettera alla persona a cui è DAVVERO indirizzata, cioè sua moglie, le cose tra voi cambieranno .In meglio,mi creda.

Mi sento di poter dire che tra un marito che ti desidera e un tavolo di burraco,  non c’è gara.

Di Antonella Boralevi
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