Il martirio di Yara non finisce mai
Sì,certo, esistono tanti furgoni uguali a quello di proprietà di Giuseppe Bossetti. Furgoni IVECO Daily. Fibre del tessuto di quei sedili sono state ritrovate dai Ris sugli indumenti di Yara Gambirasio, questa bambina di tredici anni ,massacrata con ferocia e crudeltà infinita e lasciata a morire tra gli sterpi al freddo, goccia dopo goccia del suo sangue innocente. Nel campo di Chignolo d’Isola, vicino a Brembate, nel 2011. 4 anni fa.
I carabinieri dicono che è stato “un lavoro ciclopico”. hanno esaminato e riesaminato ben 300 reperti.
Quanti proprietari di furgoni IVECO daily con quei sedili con quella stoffa hanno il loro DNA sul corpo di Yara?
E domando: quale moglie non si accorge di nulla,tra le mogli di tutti i proprietari di tutti i furgoni IVECO daily uguali a quello di Giuseppe Bossetti?
Una moglie deve difendere suo marito. Sempre? In ogni situazione? il suo cuore e la sua anima riescono a negare perché tutti noi ci proteggiamo dal dolore, Freud ce lo ha spiegato bene parlando di “rimozione”.
Ma forse perché cessi il martirio infinito della tredicenne dai capelli rossi e con l’apparecchio ai denti che aveva solo 3 numeri di telefono nella rubrica del suo telefonino, bisogna che chi non vuole vedere ,veda. C’è nella vita di ciascuno di noi una croce di buio. ma se non troviamo la forza di accendere la luce, la porteremo addosso per tutta la vita .
Yara, povera bambina a cui è stata rubata la vita e la gioia e la fiducia nel mondo, deve avere giustizia.
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