Cronaca
13 Mar 2015

La gendarme dei Servizi segreti Francesi che la sera toglieva il képi e metteva il velo: per amore?

tratta da internet

Una Agente dei Servizi Segreti francesi, 34 anni, di cui è stato reso pubblico solo il nome, Emmanuelle, è in stato di fermo. Era l’ amante di Amar Ramdani,uno dei presunti terroristi complici dell’assassino della strage di Charlie Hebdo, Amédy Coulibaly. Ramdani è oggetto di un mandato di cattura internazionale per traffico d’armi e di droga. E entrava e usciva da “il Forte” la sede dei servizi segreti francesi come se nulla fosse.

La gendarme ha raccontato che la sera si toglieva il kepi e indossava il velo arabo.

Ha detto che si erano conosciuti a casa di amici. Che si era innamorata.

L’amore è un mistero e certo non proverò a dire nulla .  Mi interessa invece provare a capire. provare a mettermi nella testa  di Emmanuelle e cercare di pensare come potrebbe aver pensato lei. O di sentire, come potrebbe aver sentito lei.

Innamorarsi da poliziotta di un terrorista ricercato (addirittura pare che lei lo abbia aiutato a procurarsi le armi in Belgio) è certamente la massima delle trasgressioni.

Stabilisce un legame fortissimo tra i partners, che sono SOLI CONTRO IL MONDO. L’ostacolo è riconosciuto dagli scienziati dell’anima come la prima e più efficace garanzia della intensità di una relazione amorosa.

Di più: potrebbe aver giocato un ruolo anche la frustrazione professionale. Magari la Agente segreta Emmanuelle era in lite con i suoi capi. Magari  non si sentiva valorizzata come secondo lei meritava. La frustrazione ha generato la rabbia, la rabbia ha generato il desiderio di rivalsa, e quale rivalsa migliore  che tradire il Corpo  militare in cui avrebbe dovuto servire?

E poi c’è forse anche il bisogno di credere. Credere in qualcosa. Credere che esistano certezze. Nella nostra cultura, che nasce dal dubbio, che è aperta e tollerante, le certezze non esistono,o quasi. Esiste  la certezza del  Diritto alla Libertà e del valore della Persona,ma sono certezze di tipo “sociale” talmente condivise e usuali per noi, da aver perso la loro forza prorompente,la loro capacità di colmare l’anima di un ideale.

L’amore folle, assoluto, l’amore contro ogni divieto,ogni regola, l’amore come condizione privilegiata per sentirsi vivi, è invece una forza mentale così potente da funzionare come una droga. Sai che fa male, ma non puoi rinunciare a quella ebbrezza. Anche se sai che alla fine ,ti ucciderà.

Magari sbaglio. Non so.

 

 


Di Antonella Boralevi
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