La scatola nera del volo Germanwings Lufthansa

Ma si sente,più forte di tutto, la forza della angoscia. Non importa,io credo, che l’angoscia sia effettivamente durata qualche minuto, o tre, o sette,o nove. Non importa la durata temporale reale , perchè l’angoscia di stare sul punto della morte dura eternamente dentro di noi.
E allora le grida e i pianti che la scatola nera custodisce diventano insopportabili. Diventano la tua paura. Sono i tuoi fantasmi, quelli che butti in un angolo della mente ogni volta che sali in aereo.
Perché sai che l’aereo è infinitamente meno pericoloso della macchina, sai che in percentuale gli incidenti aerei come causa di morte sono irrilevanti. Ma quel pianto, quell’urlo suona dentro di te e tu sai che potresti, avresti potuto essere lì.
C’erano,invece, 146 persone come te, ciascuna con la sua vita che la aspettava all’atterraggio che non c’è mai stato.
E adesso dicono che Lufthansa forse fallirà, perché ha già un buco di 700 milioni e i risarcimenti alle famiglie dei morti ammazzati dal copilota Andreas Lubitz saranno milionari.
Ciò che è già fallita è la nostra fiducia nella efficienza tedesca. Nella serietà tedesca. Cosa avrebbero detto, se Andreas Lubitz fosse stato lasciato volare,invece che da Lufthansa, da Alitalia?
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