Laura Antonelli : storia (triste) di una donna bellissima
Da morta, Laura Antonelli è tornata bellissima. Sulla rete, sui media, sui giornali, in televisione, non si mostra la sua immagine distrutta dalla disperazione della droga e dalla tragedia della chirurgia estetica che da anni occupava con regolarità le pagine di gossip.
Le è stato tributato l’onore delle armi.
Trionfa in sottoveste rosa, in divisa da camerierina, la pelle trasparente,la fronte da Madonna del Rinascimento, le cosce che rifulgono balenando dal reggicalze nero.
E’ morta sola, in una casa lontana dal rumore di Roma, a Ladispoli. L’ha trovata la cameriera arrivando la mattina.
Diceva “Sono bassina, un po’ tondetta,ho le gambe piuttosto corte,chissà perché piaccio?”
E’ all’incirca la stessa frase che diceva Marylin Monroe di sé stessa.
Una donna che diventa il simbolo del desiderio per milioni di uomini, di solito non è mai consapevole del suo potere. Di solito, si vede bruttina. Di solito,non capisce cosa gli uomini trovino in lei.
Accade perché la vera bellezza non è cercata,acquisita, perseguita con tutti i mezzi possibili. E’ invece una pura forza che abita l’anima e crea lo splendore fisico.
“Viso d’angelo su corpo da peccatrice” dicevano di lei i produttori.
Come accadde a Marylin, il dolore ha preso possesso della vita di Laura Antonelli NONOSTANTE la sua bellezza.
O forse proprio A CAUSA della sua bellezza?
L’amore rabbioso con un mito come Jean Paul Belmondo, durato a liti e abbracci furiosi per 7 anni.
La droga nel ’91, condannata a tre anni e mezzo e poi riconosciuta consumatrice abituale. La solitudine. Senza nemmeno un amico, una amica. Prigioniera di un povero giardino, di una casa modesta con le persiane chiuse.
I film con Chabrol, Visconti, Risi ,Comencini. Ma tutti ricordano solo la scena sulla scala con la sottana che scopre il reggicalze nero, mentre camerierina che fa le pulizie, spolvera appollaiata su una scala, e da sotto la guarda il desiderio di un ragazzino con gli occhi spalancati sulla Femmina.
Storia triste di una donna bella.
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