LE URLA DEL BATACLAN A PARIGI
Io non sono capace di reggere tutto il dolore di Parigi. Ma più delle urla e delle torture,di cui parlano i sopravvissuti, mi angoscia quello che hanno detto a Sebastien, il ragazzo di Arles che ha tirato su dal cornicione la ragazza incinta terrorizzata. Queste: “Siamo qui per infliggervi quello che subiscono gli innocenti in Siria. Sentite le urla,la sofferenza? E’ la guerra.Non è che l’inizio.Massacreremo gli innocenti. Dovete ripeterlo a tutti ugelli che conoscete”.
I kamikaze nel cuore della nostra civiltà lo hanno già detto chiaro e forte.Abbiamo capito.
Non è un film. Nei film, all’ultimo minuto arrivano i buoni e salvano tutti. Questa volta oltre 400 persone NON sono state salvate.
L’Italia aveva preso e condannato per terrorismo e rinchiuso nel carcere di bari l’imam che indottrinava i futuri Kamikaze . Lo intercettarono che parlava di un attentato all’aeroporto di Parigi. Nel 2001 la Corte d’Assise di Bari li condanna a 9 anni. Escono dopo 1 ripeto un solo anno UN ANNO , perché in appello i giudici dicono che “non ci sono prove che progettino attentati in Italia”.
Basta marce,basta foglietti con scritto che ” I libri ci salveranno” appesi alla colonna di Place della Rèpublique.
Vi propongo una foto.
Questa.
Sono i medici e gli infermieri accorsi alle undici di sera fuori servizio per provare a salvare i sopravvissuti.
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