Cronaca
17 Nov 2015

LE URLA DEL BATACLAN A PARIGI

Io non sono capace di reggere tutto il dolore di Parigi. Ma più delle urla e delle torture,di cui parlano i sopravvissuti, mi angoscia quello che hanno detto a Sebastien, il ragazzo di Arles che ha tirato su dal cornicione la ragazza incinta terrorizzata. Queste: “Siamo qui per infliggervi quello che subiscono gli innocenti in Siria. Sentite le urla,la sofferenza? E’ la guerra.Non è che l’inizio.Massacreremo gli innocenti. Dovete ripeterlo a tutti ugelli che conoscete”.

I kamikaze  nel cuore della nostra civiltà lo hanno già detto chiaro e forte.Abbiamo capito.

Non è un film. Nei film, all’ultimo minuto arrivano i buoni e salvano tutti. Questa volta oltre 400 persone NON sono state salvate.

L’Italia aveva preso e condannato per terrorismo e rinchiuso nel carcere di bari  l’imam che indottrinava i futuri Kamikaze . Lo intercettarono che parlava di un attentato all’aeroporto di Parigi. Nel 2001 la Corte d’Assise di Bari li condanna a 9 anni. Escono dopo 1 ripeto un solo  anno UN ANNO , perché in appello i giudici dicono che “non ci sono prove che progettino attentati in Italia”.

Basta marce,basta foglietti  con  scritto che ” I libri ci salveranno” appesi alla colonna  di Place della Rèpublique.

Vi propongo una foto.

Questa.

Sono i medici e gli infermieri accorsi alle undici di sera fuori servizio per provare a salvare i sopravvissuti.

 


Di Antonella Boralevi
Si parla di: Cronaca

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Tutti i campi del modulo sono obbligatori.