Lettera 1
Antonella, sei dissacrante.
Non credi che il mostro sia l’uomo e noi la povera vittima caduta in una trappola d’amore?
Non mi credo una debole, ma se le donne amano tanto, forse bisogna insegnarlo anche agli uomini.
Io ho avuto dolori e mi sono rialzata ma le delusioni degli uomini mi hanno ucciso.
Donne che amano troppo…Ce ne fossero..
O anche tu pensi che dovremmo amare un po’,il giusto.
E ne sei capace, complimenti!
Anzi,mi spiace per te.
Non sai cosa ti perdi, anche se poi hai la depressione.
Ciao Antonella Buona continuazione
f.t.
________Accidenti, quanta rabbia… Ma ti capisco.
A noi donne l’amore pare sempre un tuffo nel più meraviglioso dei mari.
salvo che spesso, sotto il pelo dell’acqua turchese,invisibile e letale, c’è uno spuntone di roccia.
Ci spacchiamo l’osso del collo,su quello spuntone.ù
E restiamo paralizzate.
Oggetto del possesso di un uomo che ci ama in maniera ragionevole o forse nemmeno ci ama.
Uno a cui (comprensibilmente) piace essere amato in maniera così assoluta.
Mi ha colpito la tua mail, perchè non chiedi aiuto. Anzi,mi dai uno schiaffo.
Come se la colpa di quello che stai attraversando fosse mia.
Amare troppo non è una “colpa”: è una malattia.
Ha a che fare con il sentimento di autodistruzione che abita da qualche parte,dentro ciascuno di noi. Anche se non lo vediamo. O non vogliamo vedere questa pulsione di morte che abbiamo dentro, come uno sprofondo buio.
“Cupio dissolvi”,lo chiamavano i latini.
Ma tu sei viva. E sei forte. Altrimenti, cara ft,non saresti così arrabbiata.
Forse basterebbe incanalare la tua (giusta) rabbia sulla persona che non è capace di amare come tu ami.
Cosa ne pensi?
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