In amore litigare stanca?
Cara Antonella,
lo sai che mia madre diceva sempre che l’amore non è bello se non è litigarello? Ora che mia madre è morta e io litigo alla morte con mio marito, penso che sia una scemata.
Io non ce la faccio più a litigare per tutto!
tu hai una risposta delle tue?
Grazie
Maria Sole
__________________Che tenerezza che tu ricordi una frase da un musical che tutte le nostre mamme hanno amato, “Rugantino”. Il ritornello era carino, lo cantava Nino Manfredi in calzettoni di seta con i pompon e camicia con le maniche a sbuffo slacciata sul petto villoso. E lo canta adesso Enrico Brignano.
Ma la frase anche secondo me è giusto quello che è:un ritornello.
L’amore in cui si litiga sempre necessita secondo me di un reset. Come un computer. Ma bisogna lavorare non semplicemente con il tasto on\off. Ma come con un vecchio registratore: indietro, moviola, avanti.
Litigare, dice la psicologia comportamentista, è meglio che tacere e rimuginare e far crescere il blocco di pietra della rabbia (prima o poi verrà scagliato e ci saranno morti e feriti, è certo).
Ma occorre saper litigare in modo costruttivo. Occorre essere capaci d dare al “litigio” uno spazio e un tempo definito. farne una specie di terreno neutro dentro il quale ciascuno dei due partner elabora e comunica i sentimenti suoi propri. Non una pioggia di accuse all’altro ,ma una chiara descrizione di quello che si prova quando altro agisce in un certo modo.
E occorre,magari sbaglio, saper chiudere un litigio. Sapersi dire “D’accordo, ora tu sai come mi sento,io so come ti senti,prendiamoci tempo per analizzare ciascuno le ragioni dell’altro “. E perfino sapersi dire Grazie per la franchezza,il coraggio,la sincerità.
Che costano. ma che salvano.
Se dopo un litigo si è capaci di accantonarlo e riprendere la relazione in un clima di normalità di comunicazione e di gesti, il litigio avrà salvato la relazione.
Perchè ciascuno dei due partner terrà conto delle informazioni ricevute e cambierà il suo comportamento.
Se ci si ama, succede.
Fidati.
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