Famiglia
19 Giu 2014

Lettera 3

Cara Signora Boralevi,

il mio problema sono i suoceri.

Mio marito va dietro a mia suocera. Fa tutto quello che vuole lei. E lei mi odia..

Lui dice che i genitori bisogna accettarli perchè non si possono cambiare.

Io penso che quando un uomo si sposa, la sua famiglia è quella a cui dà origine e non quella da cui proviene!

Noi litighiamo molto a causa di mia suocera , mia suocera vuole che lui vada da lei tutti i giorni e tutte le sere passi a prendere con lei il caffè. Non possiamo uscire e dobbiamo essere ogni volta che lei chiama ,a sua disposizione.

Mi sento molto triste.

Cosa posso fare?

Non abbiamo figli. Perchè farli, se il padre non potrebbero vederlo mai?

Mia suocera è vedova.

Grazie e saluti

Tropposola

______________ Cosa puoi fare, Tropposola?

Proverò ad aiutarti.

Se mi dai una mano.

Se ti aiuti da te.

Vuoi?

“Tropposola” è un nick name ma è anche una condanna. Che ti sei data da te.

Ti chiedo scusa se sarò diretta. Credo che per provare ad aiutare davvero un altro, si debba essere sinceri. Magari antipatici.

Certo, compatire è la via più comoda. Non causa problemi. Dire “Poverina,ti capisco” non costa nulla.

Ma non aiuta.

Secondo me.

Tu ti senti sola e sei sola, perchè tuo marito si occupa e si preoccupa della madre. La mette prima della vostra coppia, adatta la sua giornata in funzione di lei.

La ragione del comportamento di tuo marito tu la dici solo alla fine della tua mail:“Mia suocera è vedova”.

Quando si scrive una lettera, si entra in contatto con una parte segreta di noi stessi, una parte che non ha voce, ma che riesce a penetrare dentro le parole scritte. Le illumina .Le rivela.

Che tu abbia detto la vedovanza di tua suocera solo nell’ultima riga ,dimostra che è un fatto che avresti voluto negare.

Tu non vuoi “sentire” la solitudine di tua suocera perchè hai scelto di considerarla la tua rivale.

La rivale cattiva che ti porta via il marito.

Cosa potresti fare?

Io penso che potresti cambiare il terreno di competizione.

Cambiando i fatti.

Ti senti sola,anzi “tropposola”.

Lavoriamo su questo. Vuoi?

Esci di casa anche senza tuo marito. iscriviti a un corso di cucina, di pittura, di tedesco. Vai in palestra. Vai all’ happy hour con le amiche. Vai a un cineforum, impegnati in attività politica sul campo, vai in ospedale come volontaria per fare compagnia ai malati ,loro sì, sono soli.

Quando la tua solitudine sarà occupata da tutte le persone che incontrerai, troverai la libertà necessaria per accettare quella di tua suocera.

Non sarai più ostile, non recriminerai attenzione. Tuo marito ti guarderà con occhi differenti.

E avrà, lui, voglia di stare di più con te.Ogni tanto, magari, con te e sua madre insieme.

Vuoi provare?

Di Antonella Boralevi
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