Famiglia
10 Mar 2015

Sono in guerra con mio fratello

Signora Boralevi,

Lei che è una persona che conosce il mondo, ha mai visto due fratelli andare d’accordo? Intendo : andare d’accordo sul serio!

Non vedersi a Natale e a Pasqua e le mogli e i figli che si abbracciano e parlano civilmente. Intendo: due fratelli che non litighino per questioni di denaro familiare?

Io no. Infatti io e mio fratello, 2 cinquantenni che hanno tanti problemi e questo proprio non ci vorrebbe, non ci parliamo ormai da 4 anni e ci litighiamo spendendo i nostri soldi in avvocati.

Cosa dice Lei, Signora Antonella Boralevi ?

M. T.

__________________Perchè i fratelli vadano d’accordo, caro Signor M.T., credo che sia necessario un genitore. Dall’inizio, dall’infanzia ma ancora di più presente e impositivo quando i figli diventano adulti.

E’ ridicolo che io lo dica? Probabilmente sì, perché un uomo di 50 anni è più che adulto e si è ormai invertita la bilancia del dare \avere con i genitori: adesso è lui figlio che deve prendersi cura dei genitori.

Eppure, i casi che mi capita di vedere mi indicano che, quando due fratelli (o molti fratelli e sorelle) riescono ad andare d’accordo e per esempio a non distruggere con le loro guerre l’azienda di famiglia e i beni immobili di famiglia,  c’è sempre un genitore che tiene tutto insieme.

Certo, pensare che da soli non si è capaci di superare i conflitti con i fratelli è piuttosto umiliante. Ma credo che abbia a che fare con il peso  che la nostra infanzia ci carica sulle spalle e che ci condiziona per tutta la vita. Nella rivalità tra fratelli entra la scia della gelosia infantile, delle “ingiustizie” familiari percepite da bambini . Da adulti, i nodi vengono al pettine e ci si scanna per un servizio di posate d’argento ,per un terreno incolto che non vale nulla,o per 1000 euro prestati e mai restituiti.

Nella sua storia, e nel modo in cui Lei me  la racconta, mi sembra di sentire una forte rinuncia. Lei dà per scontato che la guerra con so fratello non finirà . Mai.

Eppure, questo pensiero La logora, Le infligge un dolore segreto e continuativo.

Cosa potrebbe fare? Forse abbracciare suo fratello, portandogli l’oggetto del contendere. Qualunque sarà la reazione, Lei sarà in pace con sé stesso. E il tarlo che Le rode l’anima sarà sconfitto.

 

Di Antonella Boralevi
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